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Sesto incontro di Catechesi per adulti

SESTO INCONTRO CATECHESI ADULTI

“La Virtù Teologale della Fede”/4

Taiedo 18.IV.2021

            Nella catechesi precedente abbiamo visto come non sia possibile vivere una fede intimista, ma personale che si apre necessariamente alla Comunità dei credenti. La fede necessità di un’adesione personale (Io) che poi s’innesta nella Comunità (Noi).

«La fede è un atto personale: è la libera risposta dell'uomo all'iniziativa di Dio che si rivela. La fede però non è un atto isolato. Nessuno può credere da solo, così come nessuno può vivere da solo. Nessuno si è dato la fede da se stesso, così come nessuno da se stesso si è dato l'esistenza. Il credente ha ricevuto la fede da altri e ad altri la deve trasmettere. Il nostro amore per Gesù e per gli uomini ci spinge a parlare ad altri della nostra fede. In tal modo ogni credente è come un anello nella grande catena dei credenti. Io non posso credere senza essere sorretto dalla fede degli altri, e, con la mia fede, contribuisco a sostenere la fede degli altri»[1].

            Ora facciamo un passettino oltre e andiamo a vedere il significato del Simbolo della Fede che recitiamo ogni domenica durante la santa Messa. Prima una premessa necessaria che ci è data dal n. 170 del CCC a cui facciamo riferimento per queste catechesi.

«Noi non crediamo in alcune formule, ma nelle realtà che esse esprimono e che la fede ci permette di « toccare ». « L'atto [di fede] del credente non si ferma all'enunciato, ma raggiunge la realtà [enunciata] ». 216 Tuttavia, noi accostiamo queste realtà con l'aiuto delle formulazioni della fede. Esse ci permettono di esprimere e di trasmettere la fede, di celebrarla in comunità, di assimilarla e di viverla sempre più intensamente»[2].

Cos’è il Simbolo dellaFede?

«La parola greca symbolon indicava la metà di un oggetto spezzato (per esempio un sigillo) che veniva presentato come un segno di riconoscimento. Le parti rotte venivano ricomposte per verificare l'identità di chi le portava. Il « Simbolo della fede » è quindi un segno di riconoscimento e di comunione tra i credenti. Symbolon passò poi a significare raccolta, collezione o sommario. Il « Simbolo della fede » è la raccolta delle principali verità della fede. Da qui deriva il fatto che esso costituisce il primo e fondamentale punto di riferimento della catechesi»[3].

Abbiamo visto come il Simbolon sia un insieme di parti messe assieme

«Fin dalle origini, la Chiesa apostolica ha espresso e trasmesso la propria fede in formule brevi e normative per tutti. Ma molto presto la Chiesa ha anche voluto riunire l'essenziale della sua fede in compendi organici e articolati, destinati in particolare ai candidati al Battesimo. Il simbolo della fede non fu composto secondo opinioni umane, ma consiste nella raccolta dei punti salienti, scelti da tutta la Scrittura, così da dare una dottrina completa della fede. E come il seme della senape racchiude in un granellino molti rami, così questo compendio della fede racchiude tutta la conoscenza della vera pietà contenuta nell'Antico e nel Nuovo Testamento ». Tali sintesi della fede vengono chiamate « professioni di fede », perché riassumono la fede professata dai cristiani. Vengono chiamate « Credo » a motivo di quella che normalmente ne è la prima parola: « Io credo ». Sono anche dette « Simboli della fede »»[4].

Nella prossima catechesi ci inoltreremo nella storia e spie



[1] Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), n. 166.

[2] CCC, n. 170.

[3] CCC, n. 188.

[4] CCC, nn. 186-187.

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